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Il 20 ottobre la serata era stupenda, il cielo terso e limpido come si puo'
trovare solo salendo a duemila metri. Sul Passo Valles Il vento era
assente, insomma tutto stava ad indicare una buona serata per fare ricerca
di supernovae. Avevo deciso di prendere delle immagini di galassie nella
costellazione dei Pesci, una riserva di caccia ricca di galassie per il
CCD, in quanto la maggior parte hanno un modulo di distanza superiore a
33.0 e perciò fuori dalla portata dei cacciatori di supernovae con metodo
visuale.
Verso le 22 decidevo di prendere un immagine del gruppo di galassie con a
capo NGC 410. Come da routine confrontavo l'immagine appena presa con
l'atlante di J.C.Vickers e con grande meraviglia notavo una stellina di
17a magnitudine immersa nella galassia. Una supernova? Un pianetino? Oppure
qualche pixel caldo?
La cosa migliore da fare era quella di prendere una seconda e una terza
immagine distanziate tra di loro di circa mezz'ora, il tempo necessario per
notare lo spostamento di un eventuale pianetino.
Dopo venti minuti prendevo una seconda immagine e la stellina era ancora
là, ferma ed immobile. Aspettavo ancora mezz'ora e riprendevo una terza
immagine, ma anche questa non evidenziava nessun spostamento della
stellina.
La conclusione era ovvia, si trattava di una supernova.
Concludevo la serata prendendo ancora qualche immagine, ma ormai il
pensiero era rivolto ad NGC 410 ed alla probabile supernova.
Arrivato a casa per prima cosa ho elaborato le immagini appena riprese di
NGC 410 al fine di stabilire l'esatta posizione della stella sospetta.
Usando il GSC trovavo che la posizione della Sn era di 5'est e 25'sud dal
centro del nucleo. Dopo aver stabilito la magnitudine approssimativa e la
posizione della stella non mi restava altro che telefonare al sempre
disponibile team dell'osservatorio di Loiano.
Nel confermare la regola puntualmente si rendevano disponibili per
verificare la sospetta supernova assicurandomi che se fosse stata accertata
mi avrebbero subito telefonato. Passa la notte, ma nessuno si faceva
vivo. Appena aperti gli occhi la mattina successiva il primo pensiero andò
alla supernova. Ritelefonavo a Loiano, ma ormai gli astronomi avevano
finito il loro turno per cui nessuno sapeva dirmi niente.
Non potevo rimanere così sulle spine, per cui decisi di telefonare al caro
amico Mirko Villi. Sempre molto disponibile si preoccupò subito di
scartabellare tra le circolari IAU e là ritrovò la supernova, la 1995Y.
Immediatamente mi mandava un messaggio via internet con tutte le circolari
in cui veniva menzionata la supernova. Era già stata scoperta il 28 agosto
dalla sempre presente (purtroppo anche in questo caso) J. Mueller mentre
riprendeva una lastra con lo Schmidt di 1.2 metri nella seconda Palomar
Sky Survey. Dallo spettro ripreso dal telescopio Hale di 5 metri di monte
Palomar il 31 agosto é risultata essere una supernova di tipo Ia qualche
settimana dopo il massimo. La posizione della supernova, esaminando le
circolari IAU (alquanto in contrasto tra di loro) risultò essere di 7' est
e 25' sud, corrispondenti più o meno alla posizione da me stimata con il
GSC.
Dalle poche
circolari IAU risulta chiaro che anche questa supernova come la maggior
parte di quelle che vengono scoperte non é stata assolutamente seguita
fotometricamente, cosi da poter tracciare una curva di luce. Questo fatto
sicuramente fà riflettere gli astrofili, in quanto dimostra
inequivocabilmente che gli astronomi possono seguire fotometricamente solo
pochissime supernovae luminose nell' arco di un anno, mentre la maggior
parte sono letteralmente abbandonate. Allora perché non darsi da fare per
acquistare le tecniche necessarie per fare un 'adeguata stima fotometrica
delle supernovae scoperte? Potrebbe essere una buona e utile idea per gli
astrofili possessori una postazione fissa. Simili iniziative verrebbero
accolte a braccia aperte dagli astronomi e il contributo scientifico
sarebbe notevole.
Vorrei soffermarmi un attimo ad esaminare anche le potenzialità che il CCD
ha nella ricerca di supernovae. Personalmente in un anno di attivita ho
ripreso alcune centinaia di immagini stimando più di ottocento galassie e
posso affermare che i risultati sono stati veramente lusinghieri; una
supernova scoperta LA 1995E in NGC 2441 il 20 febbraio e una riscoperta LA
1995Y nella succitata NGC 410 ai primi di ottobre.
Entrambe le supernovae sono state scoperte mentre avevano una magnitudine
fuori dalla portata dei ricercatori visualisti, ad indicare che per i
possessori di CCD si apre una finestra di ricerca particolarmente ricca che
comprende le galassie che hanno un modulo di distanza superiore a 33.0 .
Inoltre la ricerca con il CCD si può estendere benissimo anche per le
galassie con il modulo di distanza inferiore, magari durante i periodi di
luna piena o cercando SN di tipo II notoriamente meno luminose delle
supernovae di tipo I. Comunque tutto stà ad indicare che con il CCD le
scoperte sembrano essere molto più frequenti che con il metodo visuale.
Chiaramente con le poche osservazioni con il CCD fatte non posso fare una
statistica attendibile, ma i risultati ottenuti mi portano ad essere
ottimista e a perseguire la strada intrapresa cercando eventualmente di
migliorare la velocità di ripresa.
La riscoperta della SN 1995Y ha evidenziato, almeno per me, un 'altro
importante aspetto; é indispensabile un continuo aggiornamento con le
circolari IAU, al fine di non fare scoperte in ritardo come è successo al
sottoscritto ed allarmare inutilmente gli osservatori astronomici. Con
internet questo é decisamente possibile e come liberi ricercatori di
supernovae ci siamo organizzati, affinché tutti coloro che aderiscono
all'International Supernovae Network, anche con un minimo contributo
osservativo o didattico possano ricevere tempestivamente, grazie all'amico
M. Villi , tutte le circolari riguardanti le supernovae scoperte. Questo é
particolarmente utile per chi fà ricerca con il CCD, poiché sono tante le
supernovae di 18.0-19.0 mag. che vengono scoperte ogni anno e queste sono
facilmente rivelabili con gli strumenti amatoriali. Un continuo allarmare
gli astronomi con supernovae già scoperte sicuramente farebbe perdere a
quest'ultimi tanto tempo. Inoltre, anche noi astrofili essendo aggiornati
possiamo dedicarci alla ricerca in maniera più proficua senza inutili
allarmismi, con relative illusioni e conseguenti perdite di sonno e
tempo.
Comunque, a parte queste riflessioni , resta il fatto che ogni scoperta o
riscoperta di una supernova o una sua pur semplice osservazione é sempre un
evento straordinario che tocca profondamente l'osservatore, essendo testimone
di un evento unico nell'universo. A ciascuno di noi la conclusione.
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