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"L'effetto serra"
Il flusso di calore effettivo è complicato dalla presenza dell'atmosfera, che ha tre forti effetti:
- Le nuvole nell'atmosfera riflettono una parte della luce solare prima che questa raggiunga il suolo, in tal modo riducendo il riscaldamento della superficie terrestre. Questo processo, difficile da valutare, è stato stimato misurando la "luce cinerea", quel leggero chiarore sulla parte non illuminata della Luna, quando vediamo solo una sottilissima falce lunare illuminata dal Sole.
- L'atmosfera assorbe la radiazione infrarossa (IR) emessa dal suolo e così rallenta la dispersione del calore verso lo spazio esterno, mantenendo il suolo più caldo di quanto non sarebbe altrimenti.
- Le masse di aria si muovono e così trasportano il calore da un posto a un altro. È questo che produce i fenomeni meteorologici.
Questo terzo processo è discusso in maggior dettaglio più avanti. È un argomento molto complesso -- reso ancora più intricato dall'influenza del vapore acqueo, che produce la pioggia, gli uragani ed altri interessanti fenomeni -- e ad esso sono dedicate due ulteriori sezioni, a cominciare da qui.
Il secondo processo (che è quello che ci mantiene caldi) è più marcato del primo (che riduce il riscaldamento), per cui l'effetto globale è che, come una coperta, la nostra atmosfera aiuta a mantenere la Terra più calda di quanto non sarebbe altrimenti. Questo effetto è chiamato "effetto serra", poiché è lo stesso processo che avviene nelle serre usate per coltivare le verdure nei climi freddi. Una serra è racchiusa e coperta da pareti di vetro (o di plastica) che permettono alla luce solare di entrare, ma assorbono la radiazione IR riemessa dal suolo, mantenendo in tal modo calda la serra.
I maggiori ostacoli che assorbono la radiazione IR nell'atmosfera non sono l'azoto e l'ossigeno, che pure sono i principali costituenti dell'aria, ma piuttosto un insieme minoritario di "gas di serra" come il vapore acqueo (H2O), l'anidride carbonica (CO2) e il metano (CH4), che assorbono fortemente gli infrarossi.
Un'altra molecola, responsabile di un importante effetto, anche se ne è presente una piccolissima quantità, è l'ozono, una variante della molecola dell'ossigeno -- O3 anziché l'usuale molecola O2. Viene prodotta ad alta quota dall'azione della luce solare sull'ossigeno ordinario e la sua massima concentrazione si trova a circa 25 chilometri di altezza. È anche questo un gas di serra, ma più importante, poiché assorbe la luce ultravioletta (UV) del Sole, che potrebbe causare bruciature (e anche tumori) sulla pelle e danneggiare gli occhi. L'ozono che si trova a livello del suolo e che fa parte dell'inquinamento urbano ha origine da un processo completamente diverso.
L'ozono ad alta quota viene distrutto dalla presenza del cloro, e recentemente è stata prestata molta attenzione alla distruzione dell'ozono da parte del cloro prodotto dalla dispersione di gas refrigeranti, del tipo usato fino a poco tempo fa nei frigoriferi, nei condizionatori d'aria, nelle bombolette di aerosol e anche in alcune apllicazioni industriali. Questi gas sono estremamente stabili, e possono restare nell'atmosfera anche per molti anni. Purtroppo, prima o poi, le loro molecole arrivano nella stratosfera, dove la radiazione ultravioletta del Sole è in grado di spezzare le loro molecole e liberare il cloro. A causa del danno prodotto da questi gas sullo strato di ozono, ne è stato recentemente proibito l'uso.
L'effetto serra aiuta a mantenere la Terra a una temperatura confortevole per la vita, ma è una situazione con un equilibrio molto delicato. Nell'ultimo mezzo secolo, l'uso di combustibili fossili -- carbone e petrolio -- hanno aumentato il contenuto di CO2 nell'atmosfera. La temperatura della Terra sembra che sia anche cresciuta e si è pensato che il fenomeno sia da attribuire all'aumento di CO2.
Ulteriori approfondimenti
Molti altri dettagli si possono trovare su Internet -- purtroppo i siti che entrano in approfonditi dettagli sono in genere anche molto difficili. Alcuni di essi sono (in inglese):
La meteorologia
Assorbendo gli infrarossi (oltre al fatto di essere in contatto con il suolo caldo) l'aria si riscalda. L'aria calda quindi si espande e ciascun metro cubo di essa viene a pesare di meno rispetto a quanto pesava prima del riscaldamento. Quando questo riscaldamento è più pronunciato, l'aria calda, meno densa, "galleggia" e viene spinta verso l'alto rispetto all'aria più fredda circostante: gli uccelli e i piloti di alianti cercano tali "correnti termiche" e si fanno trasportare da esse. Questo "galleggiamento" è alla base dei fenomeni meteorologici.