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Il calendario ebraico Mappa del sito

(6a) Il calendario ebraico

Materiale facoltativo
(Basato su una conferenza tenuta a Greenbelt, Maryland, il 12 Febbraio 2000)


I mesi

[Mosaico pavimentale di Beit Alfa, Israele]
    Mosaico pavimentale di una sinagoga del sesto secolo a Beit Alpha, Israele. I segni dello zodiaco circondano il carro del Sole al centro (un motivo greco), mentre negli angoli sono rappresentati i 4 "punti di ritorno" ("tekufot") dell'anno, solstizi ed equinozi, ciascuno con il nome del mese nel quale avviene: tekufah di Tishrey, (tekufah di Tevet), tekufah di Ni(san), tekufah di Tamuz.
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Nel calendario ebraico, oggi (12 febbraio 2000) è il 6º giorno del mese di Adar, e in quest'anno tale mese è il "primo Adar" o "Adar Aleph", poiché questo è un anno bisestile. Il mese è seguito da "Adar Beth" o "Ve-Adar" ("e-Adar"), il secondo Adar, un mese in più, aggiunto di tanto in tanto.

Questo è l'anno numero 5760, e più avanti vedremo come si può sapere da quel numero se si tratta o meno di un anno bisestile. Naturalmente vi renderete conto che il calendario ebraico segue la Luna: "Rosh Chodesh", l'inizio del mese, deve sempre cadere alla Luna Nuova, l'istante in cui la posizione della Luna supera quella del Sole. Subito dopo, potremo vedere una piccola falce di Luna crescente, appena dopo il tramonto.

La Luna impiega poco più di 27 giorni per fare un giro intorno a noi, ma, nel frattempo il Sole si è spostato un po' nel cielo: ogni anno, infatti, il Sole fa un giro completo. Pertanto alla Luna occorrono circa altri 2 giorni per raggiungere il Sole, per cui, da una Luna Nuova alla successiva, passano 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e alcuni secondi.

Per questo motivo, la maggior parte dei mesi del calendario ebraico alternano 29 e 30 giorni: il primo Adar, 30 giorni, il secondo Adar, 29, Nissan, 30, Iyar, 29, Sivan, 30, e così via, eccetto che Cheshvan e Kislev, in autunno, sono aggiustabili, per tener conto di quei 44 minuti e di altre differenze.

Un aggiustamento importante di questo tipo si applica il primo giorno dell'anno, noto come Rosh Hashanah ('capo d'anno'): questo giorno non può mai capitare di domenica, di mercoledì o di venerdì. Questo per evitare che lo Yom Kippur ("giorno dell'espiazione"), 10 giorni più tardi, capiti vicino a un sabato, poiché due giorni consecutivi di riposo renderebbero difficile l'osservanza di entrambi; e inoltre, per evitare che un sabato coincida con un'altra festività più avanti nello stesso mese. Pertanto, anche se può sembrare strano, con questi aggiustamenti, il Rosh Hashanah spesso NON cade il giorno di Luna Nuova. Questo è il prezzo che bisogna pagare per le festività!

Vi è una strana musicalità nei nomi dei mesi ebraici: Adar, Nissan, Iyar, Sivan, Tamuz, Av, Elul, Tishrey, Cheshvan, Kislev, Tevet, Shvat, questi nomi hanno un suono antico, nettamente non-ebraico. E infatti essi non sono ebraici, ma babilonesi, dalla patria di Abramo. (Allo stesso modo, quelle che chiamiamo "lettere ebraiche" sono in realtà anch'esse babilonesi, prese durante la "cattività babilonese"; gli Ebrei, nel periodo del Primo Tempio, usavano un alfabeto del tutto diverso).

Se si considera che i babilonesi avevano una speciale predilezione per il suono "U", si noterà che i nomi babilonesi sono molto simili:


Noterete anche alcune differenze: "Shabatu" viene prima di "Tebetu", mentre nell'odierno calendario ebraico, viene prima Tevet e poi Shvat. Nei tre nomi che contengono la lettera "m", tale lettera è stata sostituita, nel calendario ebraico, da una "v" (o da una "w"); "Du'uzu" è ora Tamuz, il nome della divinità della primavera (nota in seguito come Adonis), e "Arach-samna" è diventato "Marcheshvan" oppure abbreviato in "Cheshvan".

L'inizio dell'anno

Quando inizia l'anno ebraico? La tradizione è un po' ambigua in proposito. Rosh Hashanah, il Capodanno Ebraico ufficiale, viene celebrato il primo giorno di Tishrey, ma la Bibbia non lo chiama mai "Rosh Hashanah,", è sempre chiamato "Yom Hazikaron,", il giorno della rimembranza. E nella cronologia biblica, questo non è (come si potrebbe pensare) il primo giorno del primo mese; no, è invece il primo giorno del settimo mese, contando Nissan come il primo.

In effetti, nessuno di questi antichi nomi si trova scritto nella Bibbia-- sono stati tutti tramandati oralmente. La Bibbia usa soltanto i numeri-- primo mese, secondo mese, e così via-- forse per assicurarsi che il mese della Pasqua fosse sempre il primo.

Secondo le Scritture, questa nuova numerazione è stata fatta in memoria dell'esodo dall'Egitto. All'inizio del capitolo 12 del Libro dell'Esodo, troviamo:

    "Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi; sarà per voi il primo mese dell'anno."

Bene, forse è così. Però è interessante che anche il calendario babilonese ha la stessa ambiguità. Anche lì due mesi servono da perno: Nissan e Tishrey. Forse uno era l'inizio dell'anno religioso, e l'altro dell'anno tributario, poiché in Nissan inizia il raccolto e in Tishrey le messi sono tutte immagazzinate; oppure può darsi che si riferiscano a diversi periodi o a diverse località; forse l'anno era diviso in due sezioni da 6 mesi ciascuna. Si possono solo fare congetture.

Accordarsi sia con il Sole che con la Luna

Se il calendario ebraico seguisse soltanto la Luna, andrebbe rapidamente "fuori fase" con le stagioni, le quali seguono il ciclo solare-- le festività slitterebbero e si potrebbe avere la Pasqua in autunno, Rosh Hashanah in primavera, Chanukkah a metà dell'estate. Questo è quanto avviene nel calendario islamico, che segue soltanto la Luna.

Consideriamo il mese del Ramadan, durante il quale i musulmani osservanti digiunano dall'alba al tramonto. Ramadan quest'anno cade all'inizio dell'inverno-- il periodo migliore, poiché le giornate sono brevi e le notti sono lunghe, per cui il periodo di digiuno è breve e di giorno non viene tanta sete per la calura. Ma aspettate 15 anni! Allora il Ramadan sarà slittato a metà estate, quande le giornate raggiungono la massima durata, la calura mette sete (specialmente in paesi come l'Arabia e l'Egitto), e digiunare tutto il giorno è piuttosto pesante.

Ma gli antichi babilonesi avevano trovato un modo per andare d'accordo sia con la Luna che con il Sole. I loro sacerdoti erano eccellenti astronomi-- aiutati, senza dubbio, dal cielo sereno in una terra posta ai margini del deserto.

    (A proposito, il saggio talmudico Mar Shmuel, che visse in Babilonia nel terzo secolo, era anche un esperto astronomo. Era solito dire "Conosco bene le strade del cielo come conosco bene le strade della mia [città natale] Nehard'a-- tranne che per la stella cometa: non so proprio di che si tratti").

Nel nono secolo a.C., dopo secoli di osservazioni, gli astronomi babilonesi conclusero che in un ciclo di 19 anni, costituiti ciascuno da 12 mesi lunari, se si aggiungono altri 7 mesi, si ritorna quasi esattamente alle stessa stagione.

Oggi questo sistema è noto come ciclo metonico, dal nome dell'astronomo greco Metone, che lo introdusse ad Atene nell'anno 432 a.C. Tuttavia i babilonesi lo conoscevano già da almeno 400 anni. Anche i cinesi avevano usato questo stesso sistema-- e il calendario ebraico funziona allo stesso modo.

Dunque, come si fa a sapere quale anno ha un secondo mese di Adar? Semplice: in ogni ciclo di 19 anni, gli anni 3, 6, 8, 11, 14, 17 e 19 sono anni bisestili. Questa sequenza lunga 19 anni è anche chiamata "machzor", che significa "ciclo" in ebraico. Nel calendario universale noi abbiamo l'anno 2000, un anno speciale del "millennio"-- ma io ricordo ancora nel 1940 o 1941, quando avevo 9 anni, l'insegnante ci spiegava che l'anno corrente, il 5700, era un anno speciale, perché segnava esattamente 300 cicli dalla Creazione del mondo, secondo il calendario ebraico.

Pertanto: 3 moltiplicato 19 fa 57, 300 moltiplicato 19 fa 5700, e quindi l'anno 5757 completa 303 cicli. Noi ora siamo nell'anno 5760, 3 anni dentro il ciclo numero 304, per cui, dalla regola che assegna un mese in più agli anni 3, 6, 8, 11, 14, 17 e 19, questo è un anno bisestile. Il mese aggiunto è Adar, poiché è il 12mo e ultimo mese. Anche gli antichi babilonesi aggiungevano un 2º Adaru-- benché a volte essi aggiungevano invece un secondo "Ululu" il giorno immediatamente precedente a quello che sarebbe diventato il Rosh Hashanah.

Si può andare ancora avanti. I babilonesi non avevano il Sabato, ma comunque preferivano non lavorare il 7º, il 14º, il 21º e il 28º giorno del mese, poiché pensavano che quelli fossero giorni infausti. C'è forse una connessione? Chissà!

Accuratezza

Non ho ancora parlato affatto del nostro calendario civile, secondo il quale questo febbraio dell'anno 2000 è un mese bisestile molto speciale, istituito per ottenere un aggiustamento fine del calendario. Oppure della data di ieri, 11 febbraio, che era il giorno in cui nacque George Washington-- nel 1732, 11 febbraio secondo il vecchio computo. Successivamente però, nel 1751, il calendario è stato portato avanti di 11 giorni, per compensare i 17 secoli in cui questo aggiustamento fine non era ancora noto, per cui ora in America si festeggia il compleanno di Washington il 22 febbraio.

Il calendario ebraico è molto più accurato del calendario vecchio stile, in uso quando nacque Washington. In effetti, nei 3500 anni trascorsi più o meno dall'esodo dall'Egitto, l'anno è slittato soltanto di 2 settimane. Secondo la Bibbia, l'esodo avvenne durante l'equinozio di primavera, attorno al 21 marzo, ed ora la Pasqua cade circa 2 settimane più tardi. Tuttavia, finché si usa un calendario che cerca di accordarsi sia con il ciclo lunare che con quello solare, non ci sono aggiustamenti che si possano fare-- eccetto forse, aspettare qualche migliaio di anni ed omettere un intero mese bisestile.


Domande poste dagli utenti:  
Qual'è l'origine del calendario ebraico?

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Autore e Curatore:   Dr. David P. Stern
     Ci si può rivolgere al Dr. Stern per posta elettronica (in inglese, per favore!):   stargaze("chiocciola")phy6.org

Traduzione in lingua italiana di Giuliano Pinto

Aggiornato al 21 Marzo 2005