Документ взят из кэша поисковой машины. Адрес
оригинального документа
: http://www.arcetri.astro.it/~ranfagni/CD/CD_TESTI/STRA_GEO.HTM
Дата изменения: Fri Jul 28 13:59:42 2000 Дата индексирования: Sun Sep 12 17:15:01 2010 Кодировка: Поисковые слова: apollo 13 |
Strabone
Strabone (nato ad Amasia, Asia minore, nel 64/63 a.C. e morto ad Amasia
nel 25 d.C.) apparteneva ad una famiglia di notevole ricchezza. Di formazione
culturale greca, nel 44 a.C. si trasferì a Roma per studiare Geografia.
In seguito viaggiò molto, visitò Creta, Corinto, e trascorse
cinque anni ad Alessandria.
Da questa città, lungo il Nilo, arrivò a Syene
(l'attuale Assuan), raggiungendo poi i confini dell'Etiopia. Dei molti lavori
che deve avere scritto ci è rimasta solo la "Geografia". Molto del
materiale che vi troviamo raccolto deve essere stato attinto da fonti greche e
solo in piccola parte è probabilmente frutto dell'esperienza di
viaggio dello stesso Strabone.
Per quello che possiamo leggere, Strabone ha scritto un
eccellente trattato sull'Europa occidentale, sull'Asia Minore e sull'Egitto.
La sua descrizione dell'Inghilterra si basa soprattutto su Giulio Cesare,
perché non aveva molta stima di Pitea, che fu il
primo a descrivere la parte settentrionale dell'Europa.
Strabone ci parla anche dell'Africa, che però situava tutta a Nord
dell'Equatore, e dell'Asia che era già
nota fino alle coste occidentali dell'India e Ceylon.
Sulla struttura generale del mondo (detto anche Ecumene), Strabone segue il
geografo alessandrino Eratostene, secondo il quale le terre emerse si trovavano
solo nell'emisfero Nord, mentre il resto della Terra era coperto da un
grande Oceano.
Le misure delle terre emerse sarebbero state di 7.000 miglia tra la
Spagna e l'India e 3.000 lungo il meridiano di Rodi.
È molto interessante notare che Strabone parla anche di fenomeni di
sollevamento delle terre e, a conferma dell'ipotesi che tutte le terre
emerse una volta erano sotto il mare, portava la presenza di
conchiglie marine sulle montagne. Strabone raccomandava di rappresentare
la Terra come una sfera di circa tre metri di diametro; su questa sfera
le terre emerse avrebbero occupato una superficie minore di un quarto di
quella della sfera. Partendo da questa constatazione, Strabone affermava
che le terre emerse potevano essere disegnate anche su fogli di carta piani,
senza distorcere in maniera significativa la forma delle coste. In termini
moderni questo significa che Strabone consigliava di disegnare delle carte
geografiche adottando una scala di 1 a 4 milioni, in cui cioè un
centimetro corrispondeva a 40 chilometri. Strabone conosceva bene il concetto
di latitudine e di
longitudine e raccomandava di
utilizzare le eclissi di Luna per determinare le
longitudini dei luoghi.
[Per tornare alla pagina precedente usare il bottone back del browser] [indice]