Документ взят из кэша поисковой машины. Адрес
оригинального документа
: http://www.arcetri.astro.it/~ranfagni/CD/CD_TESTI/GAL_A_1.HTM
Дата изменения: Fri Jul 28 13:59:30 2000 Дата индексирования: Sun Sep 12 16:58:29 2010 Кодировка: Поисковые слова: п п п п п п п п п п п п п п п п п п п п п п п п п п п п |
Galileo ed il "negozio delle longitudini"
La misura della differenza di longitudine
tra due luoghi è sempre riconducibile alla misura della differenza
dei loro tempi locali.
L'astronomo, per determinare il tempo locale, deve avere a disposizione un
strumento (orologio o clessidra) per misurare il tempo trascorso da un
qualche evento del giorno (alba, culminazione o tramonto del
Sole ecc). Una volta noto il tempo locale, per determinare la longitudine,
deve trovare la differenza (in quel momento) con il tempo locale del
meridiano di riferimento.
In assenza di sistemi di telecomunicazioni e di orologi trasportabili ed
affidabili, il problema è di difficile soluzione. Il
metodo delle distanze lunari consisteva nel ricavare
il tempo del luogo di riferimento, dalla posizione della Luna rispetto alle
stelle.
Galileo, invece, avendo scoperto che il pianeta Giove è
circondato da quattro satelliti , (detti anche
"pianeti medicei", in onore della famiglia Medici che governava Firenze)
propose, nel "negotio delle longitudini", di
utilizzare le eclissi di questi satelliti,
per leggere e conservare il tempo del luogo di riferimento.
La leggenda vuole che il Re Luigi XIV,
nel vedere questa nuova carta, si sia lamentato dicendo di aver perso
più terre per causa degli astronomi che non dei suoi nemici.
Per tornare alla pagina di provenienza usare il bottone back
del browser
Nonostante gli sforzi di Galileo e di molti altri astronomi, come ad esempio
Giovanni Battista Hodierna (1597 -1660) a Palermo, negli anni immediatamente
successivi alla scoperta dei satelliti di Giove, le tavole che ne
prevedevano le posizioni non erano ancora sufficientemente precise, tanto
che negli anni 1660-70 gli astronomi non le usarono nemmeno per determinare
le longitudini a terra, preferendo il metodo delle
eclissi lunari.
A Giovanni Domenico Cassini (1625 -1712), astronomo italiano
trapiantato a Parigi, si deve il perfezionamento del metodo basato
sull'osservazione dei satelliti di Giove.
Disponendo di un telescopio di alta
qualità, Cassini riuscì a fare spettacolari scoperte sulle
strutture della superficie di Marte, sulla rotazione di Giove e sul transito
dei satelliti medicei sul disco di quel pianeta. Con osservazioni protrattesi
per diversi anni, Cassini fu in grado di pubblicare nuove e più accurate
effemeridi, che furono usate da Jean Picard (1620 -1682) in alcune
spedizioni per determinare la longitudine di luoghi lontani.
A partire dal 1693 il metodo dei satelliti di Giove viene usato correntemente
per stendere carte geografiche. L'Accademia di Francia pubblica una nuova
carta della Francia, ottenuta con misure di longitudine più accurate,
basate su i satelliti di Giove.
Carta della costa occidentale della Francia rilevata utilizzando le
misure di longitudine
basate sulle osservazioni dei satelliti di Giove e
confrontata con una carta precedente
Il metodo delle eclissi dei satelliti di Giove resta il sistema principale per
la misura delle longitudini a terra fino alla fine del settecento, ma non
avrà mai grande successo in mare, a causa dell'oggettiva
difficoltà di osservare le posizioni dei satelliti di Giove, da una nave
in movimento.