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A caccia di alieni: guida galattica per futuri astrobiologi
Scritto da Mark Brake
illustrato da Colin Jack & Geraint Ford
Firenze ; Trieste : Editoriale Scienza, 2013
A Caccia di Alieni, Guida Galattica per Futuri Astrobiologi ÂÅÃÅ l'ultimo libro per ragazzi di Mark Brake. . Autore di molti libri per ragazzi che trattano di ricerca spaziale questa volta Brake ha deciso di condurci con semplicità e chiarezza verso il mondo affascinante della ricerca di vita nello spazio. La pubblicazione inizia descrivendo cos'ÃÅ la vita, come si ÃÅ evoluta sulla Terra e se ÃÅ possibile trovarla anche tra i nostri vicini di casa, i pianeti e le lune del Sistema Solare. Brake, quindi, ci fornisce anche qualche "dritta" per riuscire a scovare la vita nell'Universo permettendoci cosà di diventare dei veri giovani astrobiologi. Ma saremo veramente in grado di trovare un alieno? Ed una volta trovato, quale sarà il suo aspetto e come riusciremo a comunicare con queste entità ? Questi sono alcuni interrogativi cui "A caccia di Alieni" risponde.
Il libro si presenta, come si legge nella stessa prefazione, come un manuale, e quindi ÃÅ un volume semplice da consultare, nel quale si trovano le informazioni essenziali di cui un giovane astrobiologo ha bisogno per capire cos'ÃÅ la vita e come andare a caccia di alieni.
L'autore riesce ancora una volta a realizzare un testo di facile lettura ed a stuzzicare la curiosità del lettore illustrando in modo affascinante uno dei temi di punta della attuale ricerca scientifica. Le illustrazioni chiare e brillanti rendono il testo piacevole ed in grado di stimolare, non solo l'immaginazione dei pi� piccoli, ma anche quella di noi adulti.
John Robert Brucato - ricercatore astronomo presso lâ?TINAF â?' Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Firenze e Professore di Astrobiologia presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dellâ?TUniversità di Firenze, si occupa di astrobiologia. In particolare, studia in laboratorio i processi chimici e fisici attivi nel Sistema Solare e nel mezzo interstellare che hanno guidano la formazione ed evoluzione della materia organicai nello spazio, con lo scopo di comprendere i meccanismi di base che hanno permesso di formare la vita sulla Terra e, probabilmente, nello spazio. Eâ?T impegnato nello studio di missioni spaziali dellâ?TESA e della NASA per la ricerca di vita su Marte e su asteroidi primitivi.
Il servizio proxy per l'accesso alle riviste elettroniche
Il progetto
Nel 2006 il Servizio Biblioteche e Archivi dell'INAF ha attivato un servizio centrale di abbonamento alle piÃ? importanti riviste astronomiche sia nella versione cartacea sia, per molte di esse, in quella elettronica.
Per il 2006 tutte le sedi INAF potranno accedere alla versione online di molti titoli, sia con accesso diretto sia mediante l'utilizzo del proxy.Vedi l'elenco completo dei periodici elettronici .
Un proxy server opera in maniera trasparente all'utente, svolgendo un ruolo di intermediario tra esso e la macchina che si vuole contattare. Il browser che si avvale di questo servizio rivolge le sue richieste al proxy, il quale gli procura i documenti prendendoli dal sito ove questi risiedono e ne conserva una copia in locale. Le richieste successive relative agli stessi documenti vengono soddisfatte utilizzando la cache locale, riducendo quindi i tempi di caricamento e il traffico sulla rete.
Ogni browser, che in genere accede direttamente ai server web, puÃ? essere configurato in modo da usare sempre un determinato proxy (proxy statico), oppure in modo tale che la connessione avvenga mediante proxy solo per specificati indirizzi web. Quest'ultima modalità si chiama proxy dinamico o PAC, che sta per Automatic Proxy Configuration. In questo modo l'utente utilizza il proxy solo quando serve, cioÃÅ nel nostro caso, solo per scaricare gli articoli delle riviste on line.
I periodici elettronici
Elenco dei periodici elettronici consultabili dai ricercatori INAF.
La configurazione del proprio browser
Per attivare il proprio browser a questo servizio, vi sono delle semplici operazioni di configurazione da eseguire. Esse variano a seconda del tipo di browser usato. Sostanzialmente si tratta di inserire nell'apposito spazio la URL del file di configurazione del servizio, detto pacfile, che viene tenuto aggiornato e pubblicamente disponibile a cura del servizio bibliotecario. Potete scegliere una delle due URL indicate qui sotto (ÃÅ preferibile adottare un criterio di prossimità geografica):
http://www.arcetri.astro.it/serials.pac
http://www.na.astro.it/serials.pac
Il pacfile viene caricato ad ogni avvio del browser, in questo modo eventuali modifiche sono automaticamente disponibili senza ulteriori operazioni da parte dell'utente.
Configurazione per Netscape e Mozilla
- Dal menu Modifica selezionare la voce Preferenze;
- Dal menÃ? delle Categorie aprire l'albero della voce Avanzate e selezionare Proxy;
- Spuntata la voce Configurazione automatica del proxy (URL), scrivere nel campo l'indirizzo del proxy.pac.
- Confermare le variazioni introdotte, chiudere e riavviare il programma.
Configurazione per Explorer
- Dal menu Strumenti selezionare la voce Opzioni Internet;
- Dal menÃ? delle Connessioni selezionara la voce Impostazioni LAN;
- In Configurazione Automatica spuntare la voce Utilizza script di configurazione automatica e scrivere nel campo l'indirizzo del proxy.pac.
- Confermare le variazioni introdotte, chiudere e riavviare il programma.
Configurazione per Firefox
- Dal menu Strumenti selezionare la voce Opzioni;
- Dal menÃ? Generale selezionare la voce Impostazioni connessione;
- In Configurazione dei proxy per l'accesso a internet spuntare la voce Configurazione automatica del proxy (URL) e scrivere nel campo l'indirizzo del proxy.pac.
- Confermare le variazioni introdotte, chiudere e riavviare il programma.
Configurazione per Safari
- Dal menu Safari selezionare la voce Preferenze;
- Dal menÃ? Avanzate selezionare la voce Proxy: modifica impostazioni;
- alla voce Configura i proxy selezionare Usa un documento PAC e in URL documento PAC scrivere l'indirizzo del proxy.pac.
- Confermare le variazioni introdotte, chiudere e riavviare il programma.
Contatti
Per ogni informazione o richiesta di aiuto, contattare:
Questo indirizzo email ÃÅ protetto dagli spambots. Ã? necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pagina a cura di Antonella Gasperini e Mauro Gargano
Archivio Abetti
Antonio e Giorgio Abetti
Antonio (1846-1928) e Giorgio Abetti (1882-1982) furono direttori dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri per quasi sessanta anni (dal 1894 al 1953) lasciando un'impronta indelebile nello sviluppo dell'astrofisica italiana.
Antonio Abetti si dedico' all'astronomia di posizione osservando piccoli pianeti, comete, occultazioni di stelle, eclissi parziali di sole, partecipo'nel 1874 alla spedizione italiana diretta da P. Tacchini che si reco' a Muddapur nel Bengala per osservare il passaggio di Venere sul disco del sole. Inoltre si dedico' alla costruzione di strumenti, in particolare dell'equatoriale di Amici e del piccolo meridiano di Bamberg, ma soprattutto fu il rifondatore dell'Osservatorio di Arcetri dopo un periodo di rovina avvenuto in seguito alla morte del Tempel.
L'attivita' scientifica di Giorgio Abetti si caratterizzo' fin dai suoi esordi per il carattere internazionale che ad essa riusci' ad imprimere. Infatti, dopo un periodo trascorso in Germania, si reco' negli Stati Uniti (1908-1909) dove determinante fu l'incontro con George E. Hale (l'articolo "Photographic observations of prominences" pubblicato sull' Astrophysical Journal del 1911 riassume il lavoro di questo periodo americano).
Nel 1913 G. Abetti partecipo' come astronomo geodeta e geofisico alla spedizione De Filippi che compi' esplorazioni geografiche e ricerche astronomico-geodetiche nelle regioni del Karakorum, Himalaya e Turchestan cinese e russo. A partire dal 1921 comincio' a pensare alla progettazione di una torre solare, sul modello di quelle costruite da Hale a Mount Wilson, da costruire sul colle di Arcetri. E'proprio grazie anche all'intervento di Hale che la costruzione della torre solare pote' essere iniziata nel 1923 e fu ufficialmente inaugurata nel 1925, anno in cui divento' direttore a tutti gli effetti dell'Osservatorio di Arcetri. Iniziarono cosi' una lunga serie di osservazioni solari (protuberanze e cromosfera) che continuarono per decenni. Nel 1929 Giorgio Abetti redasse il capitolo sulla fisica solare per l'Handbuch der Astrophysik a testimonianza della centralita' che Arcetri aveva conquistato in questo campo. Non venne pero' mai meno l'interesse per le ricerche non solari, e continuarono gli studi di fisica planetaria, stellare e galattica. Numerosi furono gli incarichi accademici nazionali ed internazionali che Giorgio Abetti ricevette : nel 1937 fu pro-rettore e nel 1938 divenne vice-presidente dell'IAU. La serrata attivita' di ricerca convisse per tutto il lungo periodo della sua vita con una prolifica attivita' di divulgazione (monografie e articoli) .
Il fondo Abetti
In seguito alla ristrutturazione dei locali della biblioteca avvenuta nel 1993 erano state raccolte sugli scaffali del soppalco alcune scatole contenenti materiale d'archivio recuperate in varie parti dell'osservatorio. Il materiale, che copriva in maniera discontinua il periodo dal 1893 ai primi anni '70 di questo secolo, era prevalentemente costituito da lettere, relazioni, bozze di articoli, resoconti di osservazioni. Purtroppo non esisteva nÃÅ un inventario nÃÅ un elenco sommario dei documenti posseduti. Nel corso del 1998 la Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, nell'ambito di un progetto in collaborazione con la Società Astronomica Italiana, ha effettuato alcuni sopralluoghi per verificare l'importanza, la consistenza e lo stato di conservazione del fondo. Ad una prima schedatura sommaria, che ha confermato il notevole interesse storico-scientifico dell'archivio, sono stati individuati 31 contentitori, la maggior parte dei quali [24] ÃÅ riconducibile direttamente alle attività scientifiche e di ricerca dell'osservatorio. Una parte piÃ? piccola di essi [7 contenitori] invece ÃÅ da ricondurre ad Antonio e Giorgio Abetti, ma ovviamente questa documentazione ha un legame diretto con l'attività dell'Osservatorio.
Il carteggio
Una fase preliminare di studio ci ha portati a considerare come primaria l'analisi del corpus documentario piÃ? vasto, vale a dire il carteggio: caotico e sparso, ma sicuramente piÃ? interessante per la ricostruzione storica. Esso ÃÅ stato riordinato mantenendo la struttura e la sistemazione data a suo tempo da Abetti stesso.
L'inventariazione del fondo Abetti ÃÅ attualmente in corso e quindi solo una piccola parte del corpus documentario posseduto ÃÅ disponibile per la consultazione.
Per effettuare una ricerca sia semplice che complessa ÃÅ possibile selezionare, specificando l'anno o l'arco temporale di interesse, i seguenti campi:
Mittente
Destinatario
Luogo di partenza della lettera
Abstract
Descrizione
Collocazione
Per saperne di piÃ?, vedi
Arcetri Technical Report n.3/99
Bibliografia delle opere di Antonio e Giorgio Abetti
In concomitanza con il riordino delle carte di Antonio e Giorgio Abetti e' stata preparata una bibliografia delle opere dei due astronomi, al fine di rendere la ricostruzione delle due personalita' piu' completa. Abbiamo cosi' reso piu' organico e facilmente consultabile il corpus di referenze bibliografiche, fornendo cosi' agli studiosi un importante strumento per la storia dell'astronomia italiana fra Otto e Novecento ed in particolare per la storia dell'osservatorio di Arcetri.
Di Antonio Abetti e' stato possibile rintracciare articoli pubblicati dal 1875 al 1926 sulle riviste "Astronomische Nachrichten" , "Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti" e sulle "Memorie della Societa' Italiana degli Spettroscopisti" (poi "Memorie SAIt"). Inoltre numerosi sono i resoconti e le "circolari" di osservazioni di comete (Halley, 1909), asteroidi, pianeti.
Il nome di Giorgio Abetti compare per la prima volta, come osservatore, in un articolo di Alessio Alberto del 1904. La sua bibliografia e' ricchissima ed e' possibile rintracciare sue pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche ed astronomiche fino a tutti gli anni Sessanta del secolo scorso.
Inoltre Giorgio Abetti ha curato la pubblicazione di alcune monografie soprattutto di carattere divulgativo e di storia dell'astronomia tradotte in diverse lingue.
Effettua una ricerca all'interno della bibliografia delle opere di Antonio e Giorgio Abetti
Archivio progetti e eventi della biblioteca INAF Osservatorio Astrofisico di Arcetri
Cooperazione interbibliotecaria: Library and Information Services in Astronomy VII : |